ecco un'altra ricetta del mitico Luca
ricetta tradizionale romana, la trazione li vuole sempre sulla tavola per la festa più solenne del calendario ebraico tradizionale, per il Jom Kippur (l'Espiazione) che cade tradizionalmente tra settembre ed ottobre
i carciofi più adatti a realizzarla sono ovviamente i romaneschi, l'importante è che siano grossi e sodi
ingredienti:
carciofi (direi un paio a testa)
sale
pepe
olio per friggerli
indispensabile un bel coltello affilato per mondarli e prepararli nel tipico taglio
Si tolgono le foglie esterne, più coriacee, e poi con un movimento a spirale si tornisce il bocciolo del carciofo, facendone una specie di rosellina. Si toglie anche la corteccia del gambo (con il coltellino da verdure).
Ecco un carciofo pronto per la frittura.
Con le dita di apre il centro del fiore e si mettono sale e pepe.
In una padella fonda si mette olio abbastanza da coprire circa la metà dei carciofi.
Si frigge a fuoco basso, partendo dall'olio freddo. Si chiude il coperchio. Circa 20 minuti.
Si prova con una forchetta la base del carciofo, per sentire se è abbastanza tenera.
Si tolgono i carciofi dall'olio e si mettono a testa in giù a scolare e raffreddarsi.
Si alza la fiamma al massimo.
Si mette il carciofo nell'olio bollente e si fa aprire con l'aiuto di due forchette. Io ne friggo uno alla volta, ma con più olio se ne possono fare anche di più.
Friggere finché diventa dorato a croccante. Si spruzza con acqua per farlo diventare più croccante.
Si mette poi a testa in giù sulla carta assorbente, a scolare.
Il piatto finito e pronto per essere servito.